lunedì 26 febbraio 2007

David

La visione di Inland Empire scatena tre strani eventi:
1- si parla di abbandono di sala cinematografica: l’ho fatto solo una volta durante la proiezione de La storia infinita 2, mio unico e alquanto mesto tentativo di entrare nel mondo del fantasy;
2- il 18 stenta a portarmi a casa: mi regolo di conseguenza e decido di rimanere nonostante tutti i personaggi che ci sono sopra scendano prima del dovuto;
3- capisco che è ora di cambiare lo stile da bordello francese anni ’50 di camera mia: la luce arancione, il tappeto rosso e l’ingrandimento dei miei piedi sul muro non mi aiutano a prendere sonno.

domenica 11 febbraio 2007

Pagina 116


«Erano ossa e basta, ossa dentro una bara, ma le loro ossa erano le sue ossa, e lui andò a mettersi più vicino a quelle ossa che poteva, come se la vicinanza potesse unirlo a loro e mitigare l’isolamento scaturito dalla perdita del futuro e ricollegarlo a tutto quello che se n’era andato. Per i novanta minuti successivi quelle ossa furono la cosa che contava di più. Furono l’unica cosa che contava, nonostante l’influenza dell’ambiente degradato dove sorgeva quel cimitero abbandonato. Una volta riunito a quelle ossa, non poteva più lasciarle, non poteva non parlare con loro, non poteva che ascoltare quello che dicevano. Tra lui e quelle ossa c’era un rapporto molto stretto, molto più stretto di quello che esisteva tra lui e le ossa non ancora sepolte. La carne si dilegua, ma le ossa durano. Le ossa erano l’unico conforto che esistesse per uno che non credeva nell’aldilà e sapeva con certezza che Dio era un’invenzione e che questa era l’unica vita che avrebbe mai avuto».
Philip Roth, Everyman, Einaudi, Torino 2007.

sabato 10 febbraio 2007

This is my dog


Una delle qualità che più apprezzo nei cani è la loro funzionalità. Il cane nasce con innate capacità di saper fare qualcosa, non fosse altro che compagnia.
Presi con me la Kuki nel 2000, al canile di Modena, e mi dissero che era un cane da cinghiale. A casa mia i cinghiali arrivano solo in determinati periodi dell’anno, eppure ogni sera, puntualmente, la Kuki esce, corre verso il campo e abbaia, spostandosi con movimenti veloci da destra a sinistra, verso immaginari branchi di cinghiali. Esempio di quando l’istinto è anche immaginazione.

mercoledì 7 febbraio 2007

Conguaglio

Operazione di pareggiamento tra la parte mancante e la parte eccedente rispetto a una determinata somma dovuta (voce "conguaglio", De Mauro Paravia). Ora lo so.
Sapere cosa voglion dire le parole ti permettere di decidere se utilizzarle o meno nella tua vita. E io non voglio pronunciare mai più la parola "conguaglio".