martedì 29 luglio 2008

Leonard

Tra gli impossibili lavori alternativi che vorrei fare – subito dopo la copywriter di pubblicità della Lidl – domenica sera si è aggiunto anche la corista di Leonard Cohen al Summer Festival di Lucca. Certo, si tratterebbe del lavoro di una sola giornata, ma sicuramente sarebbe foriero di grandi soddisfazioni. Ad esempio, potrei indossare una camicetta bianca con le maniche corte a palloncino e un elegante gilet nero, e duettare con Cohen sulle note di I'm your man. Cose non da poco, insomma. In ogni caso, io c'ero e tanto basta. E avanza pure. Serata memorabile, voce indimenticabile.


venerdì 18 luglio 2008

Cardamomo

Ci ho provato: l'ho mangiato intero, ho tentato di succhiare i semi, ho mangiato i semi, ho sputato i semi. Prima del caffè, dopo il caffè. Niente.
Stamattina ho visto C., nella sua casa luminosa e con la faccia distrutta dall'incidente, che ha messo un semino nella caffettiera. Mi è piaciuto.
D'ora in poi lo farò anch'io così.
A ogni modo, grazie per quel sacchetto di semi di cardamomo che non conoscevo.

mercoledì 16 luglio 2008

Auto-coscienza

Il fatto di rendere pubblico qualcosa (la scrittura in primis, poi le immagini, la voce) ha a che fare con una sottile forma di autoritarismo inquietante, come tutte le prese di posizione indotte, che assume contorni grotteschi se il veicolo di pubblicazione è la rete.
I risultati sono vari: si passa dalla velocità di comunicazione al fraintendimento facile, dalla vicinanza coatta (la possibilità di essere sempre presente – on line – anche per gli altri) all’assenza fisica, dalla condivisione aperta alla legittimazione del giudizio. Chiamerei tutto ciò A.P., “Autosputtanamento Pubblico”.
È facile dire che non tutto quello che è messo in mostra merita la nostra visione: è come far finta di non leggere le scritte sui muri dei bagni (pubblici, appunto) quando siam seduti sulla tazza, o spergiurare di non aver dato un’occhiata ai voti degli altri compagni di classe nel giorno dell’esposizione dei quadri. I nuovi muri sono i desktop, i dashboard, gli album, le pagine, le bacheche virtuali, così poco vincolati da un comune senso del pudore (ma basterebbe solo dal buonsenso) da risultare quanto meno molesti.
Le attrattive sono sotto gli occhi di tutti, inutile elencarle. Il vero problema dell’A.P. sta in quell’“auto-”: liberi di scegliere, questo sì. Non c’è età che tenga.


martedì 15 luglio 2008

Piccole cure

Il bagnetto a K., prima della sua partenza per le vacanze estive (sua, sia ben inteso: io rimango a casa), si articola in tre fasi: insaponamento con original-Marsiglia, risciacquo e asciugatura al sole.




Il miscuglio di Marsiglia e pelo di cane bagnato è controproducente per chiunque si avvicini al cane per le successive 48 ore. Ma ogni promessa è debito: mi prenderò cura di te, dissi. Detto e mantenuto, come sempre!

martedì 8 luglio 2008

Passi falsi?

A "un, due, tre... stella" (ma potrei sbagliare) il passo del gambero era quello che ti faceva andare avanti di uno e indietro di due.
Ma non fai prima ad andare indietro di uno?
No, così c'è l'illusione di essere andati avanti un po'.
Aspettavo gesti buoni, occhi diversi che trovano belle le stesse cose che a me piacciono di me (occhiaie, piedi, il mio..., il), ho aspettato ancora perché son prudente. E poi il passo del gambero, uno avanti e due indietro, ma comunque sempre indietro di uno.

sabato 5 luglio 2008

Laurea

Per me, sprovvista quasi totalmente di memoria storica, l'idea di riuscire a fissare precise immagini a una data che ricordo è roba non da poco. Cinque anni fa (e ci penso ogni anno), a quest'ora, ero ubriaca e festante, sempre triste, ma festante. E tanto basta a rimettere insieme nella mia testa altre visioni che, altrimenti, avrei scordato. Mi pare già una vita fa.

giovedì 3 luglio 2008

Ingresso di casa (non la mia)




Non sarà un orribile gatto in ceramica a darti il benvenuto. Si sta bene: nel cortile di Palazzo Carignano, ieri sera, riesco a mettermi anche il maglioncino. In sottofondo cose che mi piacciono, Carver e Baker, Irene che è tornata da Parigi e altri pensieri per la testa, un nuovo nome, voglia di un viaggio, di bere bene. Che cosa stai aspettando? Il gatto, prima o poi, lo rompo.