venerdì 30 novembre 2007

Malinconie protonatalizie




In questa Torino sfocata dalle lucidellacittà e dalla mia impazienza per uno scatto che arriva sempre 4 secondi dopo, cammino e penso al bicchiere che ingurgiterò velocemente prima di prendere l'ultimo 16 del 29 novembre (o il primo del 30). Se fossi rimasta a casa, forse, sarebbe stato meglio. Oggi è una giornata pesante.

lunedì 26 novembre 2007

Ian

Qualche serata fa, St Paul di corso Vittorio: si parla di immagini di guerra. Per la precisione, Ale dice quanto le sia sembrato strano vedere dei filmati della prima guerra a colori. La quadricromia ci restituisce un senso di contemporaneità che è difficile applicare agli eventi troppo lontani.
Io, ad esempio, l'infanzia dei miei genitori me la immagino in bianco e nero.
Quando leggo McEwan, invece, mi capita l'esatto contrario: è come se la sua scrittura velasse la storia, i personaggi, l'intreccio. Tutto in scala di grigio.
Chesil Beach è molto bello. Non so se proprio un capolavoro come si dice in quarta, ma è molto bello.

I. McEwan, Chesil Beach, Einaudi, Torino 2007

venerdì 23 novembre 2007

Mercoledì sera

Da quanto tempo le “storie di ordinaria follia” si sono trasformate in storie di straordinaria follia? Probabilmente da quando esiste Porta a Porta, cosa che nel mio micro-universo temporale significa da sempre.
Non so se sia peggio Bruno Vespa che domanda a Patrizia Pellegrino cosa ne pensa dell'omicidio di Perugia, o Patrizia Pellegrino che si stupisce per presunte tracce di sudore sull'arma del delitto, o Lucrezia Lante della Rovere che si indigna con Patrizia Pellegrino, o io che non riesco a leggere più le pagine di cronaca nera per colpa di Bruno Vespa.

mercoledì 21 novembre 2007

E voi cosa ne pensate del grattacielo a Torino?



Io ne penso bene o, almeno, non ne penso male. Se ne fa un gran parlare qui a Turin: coprirà la vista della Mole, sarà più alto della Mole, spodesterà la Mole? Ma è un palazzone! Progettato dal sig. Piano per di più. Gli oggetti son costruiti per far discutere le persone e cambiano i volti dei luoghi di cui vanno a occupare gli spazi. Voglio Torino con il grattacielo, con tanti grattacieli.

giovedì 1 novembre 2007

Metodi anti-noia

Martedì scrivo ad Andrea per dirgli di smetterla con la sua libreria on-line: ha già compilato 130 pagine e me lo immaginavo, organizzato e felice, a inserire codici ISBN a tutto spiano.
In realtà la mia era solo invidia bella e buona per una metodicità di cui sono totalmente sprovvista. E' una questione di rigore e pazienza, e la noia non arriva.
Così son due giorni che passo davanti allo schermo, digito numeri (fatica abnorme, perché sulla tastiera i numeri sono in fila e le sequenze tipo 9-7-8 puntualmente le sbaglio), e ho terminato solo 13 pagine. Tutto ciò senza aver trovato ancora una logica di inserimento. Inizialmente ho pensato di catalogare solo i libri di Torino, ma avendo scelto di non tenere libri a Torino non avrebbe avuto molto senso.
Poi ho deciso di iniziare a catalogare i libri che avrei iniziato, da quel momento in poi, a tenere a Torino, ma pubblicare la mia libreria con un solo libro mi sembrava troppo degradante.
Allora ho deciso per la pubblicazione solo dei miei testi di filosofia che, però, sono in gran parte a Ovada.
Alla fine, approfittando del ponte dei santi, ritorno a Ovada e mi ritrovo immersa in un’impresa sconclusionata (senza risoluzione), scaffali interi rivoltati e polvere. Un sacco di polvere.