venerdì 28 settembre 2007

Sull'inutilità della foto di Toscani

“Urgenza” mi fa pensare subito a una scena di un episodio di E.R., concitata, con il medico e gli infermieri che corrono per riversare in un tempo molto breve parte delle loro conoscenze su un uomo che sta rischiando la vita, per salvargliela.
E a una conversazione di qualche anno fa con A.P., un mio ex docente. Stavamo parlando di Martin Buber e di come, nolenti, il significato di responsabilità non sia poi così cambiato nel tempo. Tirò fuori la parola “urgenza” raccontandomi di un suo viaggio a Grosseto. Stava raggiungendo il Duomo: ci si arriva tramite una stradina stretta e buia (sembra senza uscita, anch'io ci sono stata e mai ti aspetteresti che di lì a poco ti si apra davanti una piazza e una chiesa gotica). Quando lo vedi provi per un attimo quella sensazione di meraviglia che si sente davanti alle cose che non hai mai visto prima o che ti piombano addosso inaspettate (la Chiara al cinema per il suo primo film o il mio primo tasso davanti a casa l'anno scorso). Te la godi quella sensazione, non puoi fare altro. Non c'è altro da fare.
Eppure A.P. si ricorda di come alcune persone, invece di godere responsabilmente, presero la loro macchina fotografica e scattarono foto. Guardare prima di osservare. Guardare e basta.

lunedì 24 settembre 2007

Proteste

Durante la visione di Espiazione, ieri sera, mi è venuto in mente quando decisi di porre fine alla “spedizione automatica” di Euroclub.
Per protesta a mio padre, che si accaniva a mantenere un abbonamento che io non volevo, evitavo di ordinare i libri sperando che tutti quei Grisham, Follett, Pilcher, King, Asimov, Casati Modignani che arrivavano automaticamente sfiancassero anche lui.
Così non fu.
La casa di Hilde è piena ora di Grisham, Follett, Pilcher, King, Asimov, Casati Modignani mai letti (fatta eccezione per qualche King estivo) con copertine riflettenti e accecanti.
Cominciai così a ordinare un libro a bimestre partendo proprio da Espiazione di McEwan: il titolo mi sembrava significativo.

mercoledì 19 settembre 2007

Elenchi

Ho un po' la mania di compilare elenchi che di solito non servono a nulla se non a farmi pensare all'elenco che ho appena scritto. Ieri sera metto giù, con la penna sulla carta, quello dei libri in prestito, complicato come un gioco enigmistico visto che riesco a suddividerlo in ben quattro sotto-elenchi.
Libri prestati il cui reso devo sollecitare.
Libri prestati che mai avrò indietro.
Libri prestati che mai avrò indietro perché ho avuto altro in cambio (una sorta di baratto).
Libri che mi hanno prestato e che non avranno più indietro perché ho dato altro in cambio (una sorta di baratto).
Il quarto gruppo è il più interessante, primo perché testimonia che io restituisco sempre tutto tranne quando subentra un altro tipo di trattativa, secondo perché mi fa venire in mente che gli scambi sono sempre controversi: non si mai se hai fatto un buon affare.
Tipo vinile di Lino Toffolo, Johnny il bassotto, per Fondamenta degli incurabili di Josif Brodskij.

lunedì 17 settembre 2007

Comicità

Ritorno su un tema che, a quanto pare, mi sta molto a cuore: la comicità nei film per bambini (vedi post). Sabato sera mi tocca Shrek III. Giudizio: brutto.
Segnalo solo due scene che mi hanno fatto sorridere (nessuna risata), mentre Tommaso dormiva già da tre quarti d'ora e la Chiara era, come al solito, ipnotizzata e muta. La prima è quando il principe azzurro prova alcuni pezzi dello spettacolo che reciterà di lì a poco e indossa un paio di scaldamuscoli rosa. I bambini questo particolare non lo notano o comunque non lo trovano buffo. La seconda è quando il mago Merlino, per creare un pò d'atmosfera, mette I just called to say I love you di Steve Wonder. Non fa ridere il fatto che accenda la musica né l'inizio della melodia, ma semplicemente che sia quella canzone. I bambini, però, non conoscono Steve Wonder.

giovedì 6 settembre 2007

Privilegi

Con N. parlo di aerei e dei miei timori che precedono ogni volo. Lui sostiene che è una gran fortuna la mia: avvertire il dubbio di essere molto prossimi al non esserci più è un privilegio per pochi. Dipende da che uso ne fai, dico. Io, di solito, mi trasformo in un super-eroe alle prese con una missione che potrebbe salvare l'intera umanità e mando messaggini affettuosi ai miei cari. E non mi pare una gran risultato.

martedì 4 settembre 2007

Party mix

Quando comprai il mio migliore amico, l'anno scorso a Natale, volli subito provare le mille meravigliose potenzialità di i-Tunes. Decisi di prendere un cd a caso (preso davvero con gli occhi chiusi) e scaricarlo sul mac. Per mia sfortuna il cd era uno dei più inqualificabili in mio possesso (nel senso che non saprei proprio che dire): Poco prima dell'aurora, di Fossati e Prudente, di anni e anni fa. Adesso di musica ne ho accumulata un pò eppure, ogni volta che faccio partire il "party mix" anche per breve tempo, salta fuori almeno un pezzo di quel cd.
Se organizzassi davvero una festa e utilizzassi la mia musica, credo che farei una pessima figura.