sabato 15 luglio 2006

Mala comprensione

Giusto un anno fa andavo a trovare Fabrizia a Modena, tre giorni. Mandai una mail generica a tutti i cc della mia rubrica dicendo che sarei partita, di non inviarmi file pesanti. Visto che era in ballo una mia possibile partenza definitiva per Barcellona, ricevetti risposte cui in seguito fu difficile dare spiegazioni: un amico dichiarò sentimenti per me, altri dispiaciuti che sarei andata via per sempre, altri già pronti per la cena d'addio, altri mi scrissero che finalmente avevo preso una decisione sensata.
Tutto ciò per dire che domani parto, ma solo per una ventina di giorni, verso i lidi sardi. Non vi preoccupate quindi.

venerdì 14 luglio 2006

Dura lex

Nel 1996, per raggranellare due lire (ma giusto due, per coerenza), andai a vendere testi scolastici in un ipermercato di Torino.
Convinta che una delle primordiali leggi del marketing, "Il cliente ha sempre ragione", fosse già stata soppiantata da qualche nuovo messaggio subliminale da instillare nelle menti dei lavoratori, mi dovetti subito ricredere.
Scendendo le scale degli spogliatoi, dove al mattino ritiravo la mia targhetta personalizzata, c'era un grande specchio che non potevi evitare, con su scritto: "Ricordati: è così che il cliente ti vede". Puntualmente alzavo il mio dito medio verso lo specchio.

mercoledì 5 luglio 2006

Arrivi II

Nessun aeroporto per me, solo la stazione di Alessandria. Che non è proprio l'arrivo finale (Ovada), ma una specie di scalo. Nessuna folla scalpitante, solo il pulmino che mi porterà a casa.
C'è però l'intuizione di quello che troverò, di quello che non mi appartiene e che non mi è mai piaciuto: facce, voci e toni. Sopra tutto la cantilena, lenta, arrotata e uniforme. La voce come segno.

lunedì 3 luglio 2006

Arrivi

Due mesi fa (il sabato della fiera del libro) ero a mangiare la pizza con tre siciliani. Si parlava di realtà cittadine e ricordo la descrizione che mi fecero dell'arrivo all'areoporto di Palermo. La gente che aspetta sommerge completamente l'uscita dei passeggeri e districarsi tra la folla è complicato. Quando gli arrivi sono irritanti, la permanenza è meno serena.
(Continua...)