mercoledì 27 dicembre 2006

Macbook

Il problema di possedere qualcosa sta nel fatto di non dover abituarsi troppo in fretta a ciò che si possiede. Si può ovviare a questo inconveniente in due modi:
1) si parte già consapevoli che la cosa di cui entremo in possesso non è in assoluto la migliore. Presto ce ne sarà un'altra più bella e funzionale alle nostre esigenze. Ma già lo sapevamo;
2) ci si assume una buona buona dose di senso di responsabilità e si impara a non guardarsi troppo attorno.
In ogni caso, acquistare. Altrimenti si finisce con il possedere nulla.

sabato 16 dicembre 2006

Pubblicità

Visto che compare anche il mio nome tra le persone che hanno collaborato e visto che davvero vi ho collaborato, segnalo qui il nuovo numero di Maltese Narrazioni (3/2006) che mi è arrivato fresco fresco stamattina dalle mani del postino e poi da quelle di mio papà.
Non so se influenzata dal tema (cibo e affini) e dal titolo (MangiaMaltese), ma la rivista odorava di fritto.
La copertina in compenso è molto chic, tutta nera e rosa.

mercoledì 6 dicembre 2006

Sermig

Nel mio tentativo di scoprire nuove zone di Torino, accompagnata rigorosamente da non-torinesi, mi affaccio sul Sermig, l'Arsenale della pace.
Una ex fabbrica d'armi in disuso ora trasformata in un "monastero metropolitano".
Così dice il sito.
Il Sermig è bello, grande, spazioso.
Ma dove li prenderanno i soldi?

giovedì 2 novembre 2006

Martin

In riferimento al post precedente, e sempre che vogliate trovarci un riferimento, penso che The departed, che ho visto sabato sera, non reggerebbe – anzi forse non sarebbe mai stato neppure pensato – senza i cellulari.
Come il lievito magico ha dato una vita e un nome all’ormai nominato Herman, così il telefonino ha messo su questo gran bel film. Perché è un gran bel film.

giovedì 12 ottobre 2006

Ontologia della torta

La maggior parte delle cose presenti in casa di Sonia ha un nome. La scorsa settimana, infatti, sono stata invitata a mangiare Herman, un dolce preparato con uno speciale lievito che necessita, una volta miscelato all'acqua, di ben dieci giorni di riposo prima di unirsi all'impasto.
Herman, in quanto dolce, non solo c'è ma vive!
Nuovi traguardi ontologici...

domenica 8 ottobre 2006

Genius

Ieri ho scoperto che tornerà in televisione una versione-famosi di Genius, il mio ex programma televisivo preferito (ex perché ora non c'è più). Credo che si perderà lo scopo principale del gioco in questo modo: veder trattare con sufficienza dei bambini in tv, da Mike Bongiorno poi, aveva un risvolto scorretto e divertente che difficilmente si ripeterà con gli adulti famosi.
Staremo a vedere.

domenica 1 ottobre 2006

La casa dello studente

Nonostante la volontà, non sono riuscita a scrivere un post prima che finisse settembre.
Nonostante gli sforzi, il mio appartamento torinese non riesce a prendere le sembianze di una vera casa. Mi chiedo il perché e decido di procedere con ordine.
Sarà il televisore il vero problema?

giovedì 31 agosto 2006

Il figlio dell'ispettore Derrik


Non so se Stephan Derrik abbia mai avuto un figlio, nella serie televisiva intendo. Posso però dire di conoscere una persona che potrebbe tranquillamente spacciarsi per il figlio dell'ispettore senza passare per matto.
Ogni volta che mi trovo insieme a Dderrik (con la doppia d, sì), tutto - colori, conversazioni, gesti, ambienti - assume i toni e i contorni di un telefilm tedesco. Un vero spasso.

lunedì 28 agosto 2006

Come Inge Feltrinelli

Oggi è successa una cosa ingiuriosa.
Nel rinnovo della mia carta d'identità, si è palesato il problema della professione. Cosa faccio io nella vita? Bella questione: la studentessa, ormai, fa ridere, non ci crede più nessuno; di mettere disoccupata non me la sono sentita (è un pò come tirarsela addosso la sfiga); libero professionista non esiste più, c'è bisogno di settorializzare(?) mi dice la signorina dell'anagrafe.
Settorializziamo.
Propongo, con estrema cautela, editor. Dal computer compare una lista dei mestieri segnalati dal catasto; sembra esserci anche l'editor.
Foto tessera firma stampa ecco la mia nuova identità.
Da oggi sono... un'editrice!
Credo che presto perderò il mio documento e mi riproporrò come in cerca di prima occupazione.
Due brevi postille:
1. Bentornata Cristiana. Dalla casa di Hilde mi sposterò nella dimora torinese, a breve.
2. Ho scoperto che il mio blog viene letto da più gente di quanta credessi. Svelatevi!

sabato 15 luglio 2006

Mala comprensione

Giusto un anno fa andavo a trovare Fabrizia a Modena, tre giorni. Mandai una mail generica a tutti i cc della mia rubrica dicendo che sarei partita, di non inviarmi file pesanti. Visto che era in ballo una mia possibile partenza definitiva per Barcellona, ricevetti risposte cui in seguito fu difficile dare spiegazioni: un amico dichiarò sentimenti per me, altri dispiaciuti che sarei andata via per sempre, altri già pronti per la cena d'addio, altri mi scrissero che finalmente avevo preso una decisione sensata.
Tutto ciò per dire che domani parto, ma solo per una ventina di giorni, verso i lidi sardi. Non vi preoccupate quindi.

venerdì 14 luglio 2006

Dura lex

Nel 1996, per raggranellare due lire (ma giusto due, per coerenza), andai a vendere testi scolastici in un ipermercato di Torino.
Convinta che una delle primordiali leggi del marketing, "Il cliente ha sempre ragione", fosse già stata soppiantata da qualche nuovo messaggio subliminale da instillare nelle menti dei lavoratori, mi dovetti subito ricredere.
Scendendo le scale degli spogliatoi, dove al mattino ritiravo la mia targhetta personalizzata, c'era un grande specchio che non potevi evitare, con su scritto: "Ricordati: è così che il cliente ti vede". Puntualmente alzavo il mio dito medio verso lo specchio.

mercoledì 5 luglio 2006

Arrivi II

Nessun aeroporto per me, solo la stazione di Alessandria. Che non è proprio l'arrivo finale (Ovada), ma una specie di scalo. Nessuna folla scalpitante, solo il pulmino che mi porterà a casa.
C'è però l'intuizione di quello che troverò, di quello che non mi appartiene e che non mi è mai piaciuto: facce, voci e toni. Sopra tutto la cantilena, lenta, arrotata e uniforme. La voce come segno.

lunedì 3 luglio 2006

Arrivi

Due mesi fa (il sabato della fiera del libro) ero a mangiare la pizza con tre siciliani. Si parlava di realtà cittadine e ricordo la descrizione che mi fecero dell'arrivo all'areoporto di Palermo. La gente che aspetta sommerge completamente l'uscita dei passeggeri e districarsi tra la folla è complicato. Quando gli arrivi sono irritanti, la permanenza è meno serena.
(Continua...)

martedì 27 giugno 2006

Defilarsi e costituzione

Vorrei far stare in questo post un sacco di cose che mi stanno passando per la testa in questo momento. Mi limito a due. Non mi sono defilata (anche se tutti mi dicono che sono solita a farlo, anche chi non mi conosce): sono stata solo in Sicilia. Non ho votato (se ero in Sicilia come facevo?). Abbiamo vinto, ma sì che la gente quando non sa che fare non lascia mai la strada vecchia per la nuova. Io già lo sapevo.
E ora vediamo se su un post che si intitola "costituzione" mi scrivete commenti cinefili.

sabato 10 giugno 2006

Consiglio

So che non sta bene consigliare, soprattutto i film, ma consiglio lo stesso di vedere Le mele d'Adamo di Anders Thomas Jensen che, oltre a essere piaciuto a me, ha pure vinto il premio come miglior film al Courmayeur Noir in Festival. La scena più grottesca è quando uno dei personaggi spara al gatto sull'albero. Il gatto, che un attimo prima di morire era, a detta di tutti, intelligente e sano diventa, subito dopo, un essere già troppo vecchio e, in fondo, malato.
Un film sull' auto-legittimazione delle colpe.

giovedì 1 giugno 2006

Dal gemmologo

Nel tentativo di farmi conoscere zone di Torino mai viste prima, Giovanna mi porta dal gemmologo. Mi dice cose splendide del signore che gestisce il negozio di gemme per poi uscirne nel finale con: "In fondo tutti quelli che hanno cose asiatiche sono un pò strani"!

giovedì 25 maggio 2006

Pedro

In attesa di conoscere il Pedro ferrarese coinquilino del Cano, vado al cinema a vedermi Volver. E' vero che sono arrivata già stanca, è vero che era il secondo spettacolo, ma Pedro che hai combinato? Gli occhi si chiudevano, sensazione terribile di quando ti sforzi per tenerli aperti e non ce la fai. In più, alla cassa del cinema il mio tentativo di farmi passare per una giovane studentessa per pagare di meno è fallito miserabilmente. Con tanto di imbarazzante rimprovero del gestore. Che mestizia.

venerdì 19 maggio 2006

Internazionale

La mia amica Syria mi ha fatto scoprire l'oroscopo di Rob Brezsny su Internazionale.it.
Pur non avendo mai avuto una gran passione per astrologia & c. (in realtà non ci capisco nulla), devo ammettere che questo me lo leggo ogni settimana.
Noi del toro, ad esempio, fino al 25 maggio dovremo rimanere fedeli a noi stessi senza far soffocare le nostre piccole manie dagli altri. Ecco!

domenica 14 maggio 2006

La fiera del "fantabosco"

I miei cinque (+1) giorni di fiera del libro son ben poca cosa se paragonati a quelli del fantabosco.
I personaggi del fantabosco, tutti agghindati per l'occasione, si aggiravano per gli stand con in cuore la sacra promessa di comprare tanti tanti libri e di fare un mucchio di incontri interessanti. La mite fatina Càgata (l'accento è sulla prima a, badate!) dopo essersi sollazzata con le spassose storie di I love shopping con mia sorella, venne colta da un allarmante dubbio: ma dove puoi andare se Dante lo conosci così e così? Giro la domanda a chi ha voglia di rispondermi. E' un bel quesito, in effetti.
A presto per le nuove avventure del FantaB.

martedì 25 aprile 2006

La domenica dopo

E' andata suppergiù così.
Passeggio per Torino con in gola ancora il gusto del mio ultimo, inutile, coca e rum, ma sono contenta: c'è il sole e non sembra domenica.
Sbaglio strada una decina di volte, le vie per me sono tutte uguali, anche le città forse.
Mangio all'aperto, bevo all'aperto, mentre Andrea Bajani tiene un incontro in quello stesso bar dove sono io.
Vedo nell'ordine: Alessandra, Noemi e il suo fidanzato.
Giro alla ricerca dei libri gratis della Bollati Boringhieri, ma non li trovo.
Faccio la valigia e parto per Ovada, a trovare i miei.
Sono una splendida trentenne.

martedì 18 aprile 2006

Uomini che mi piacciono

Ho già ammesso la mia passione per Capossela e la sua pancia. Un altro uomo bellissimo, del quale ammiro sguardo, capelli, voce, è Fabrizio Bentivoglio. Non so più con chi, ma un pò di tempo fa commentavo il fatto che Bentivoglio non sia poi così ammirato dal pubblico femminile. E non capisco perché.
Tra l'altro ho scoperto da poco anche il suo fascino da chansonnier: Sottotraccia, Fabrizio Bentivoglio & quintetto di musicanormale.

lunedì 17 aprile 2006

Il cinema di Ovada

E' da un pò che volevo scrivere due righe sul cinema di Ovada, quel cinema in cui prometto, ogni sacrosanta volta, di non entrare più. E invece non è così.
Al cinema di Ovada fa freddo d'inverno e caldo d'estate, l'acustica è pessima, i sedili scomodi, la programmazione nientediché.
Eppure è stato il primo cinema italiano a permettere l'entrata ai cani (ricordo ancora Orietta Berti in collegamento con Quelli che il calcio dal Lux; da allora mai più visto un quadrupede lì dentro, ovviamente) e se sei in ritardo basta fare una telefonata che la signora (a 15' dall'inizio del film) interrompe la pellicola, manda indietro e ti aspetta.
Giuro: ero a vedere I segreti di Brokeback Mountain e mi è capitato davvero!

lunedì 10 aprile 2006

Randagi

'Tana' Copertina Catalogo

Ore 24 circa, fermata di via Cavour, attendo che passi l'ultimo 18 e passa invece un gatto. Da qui, Alessandra e io iniziamo una conversazione sul randagismo che mi porta ad alcune considerazioni. Penso subito alle opere di Velasco, ai suoi cani che invadono piazze e palazzi, a come i cani, per me, rappresentino figure famigliari e non potenziali segnali di pericolo, al fatto che lo spirito di una città condizioni pure la vita degli animali che la abitano.
A Torino un randagio fa tristezza, a Palermo fa paura.
"[...] Come quando presi casa in Sicilia e mi imbattei per la prima volta nei randagi che di notte girano in branco e incutono paura, ma che, avrei capito poi, sono solo lo specchio di ciò che eravamo noi un tempo, la metafora del nostro modo di abitare le città; del meticciato tra le lingue e le razze; della nostra origine primitiva che ha nella strada il punto di provenienza".
Velasco Vitali



domenica 2 aprile 2006

Jorge Eduardo Eielson

Lo zoo di Berlino - non io propriamente perchè non lo conosco bene - omaggia Jorge Eduardo Eielson (1924-2006). Voilà:

sabato 1 aprile 2006

Bianca



In tempo di caimani, di richieste reiterate (è più di un mese che Irene vuole il mio vhs - Irene è molto più giovane di me, il film non l'ha ancora visto), di torte al cioccolato (sabato scorso Lucio si è sposato a suon di sacher), mi vien da ripensare a Bianca di Nanni Moretti, 1983. Di questo film mi ha sempre commosso, e tanto, il senso di responsabilità del protagonista nei confronti dei rapporti amorosi. Per il resto non è questo granché; nutella, bastoni e scarpe comprese.

lunedì 20 marzo 2006

Vinicio

Martedì scorso Vinicio ha sparso tra la folla pillole di saggezza e ha concluso il concerto a petto nudo, con una notevole pancia di fuori. Notevole nel senso di grande e bella.
Disse (perdonami Lucio): "La vita è bellissima, poi ti sposi".
Disse: "E' bello bere il thè, perché non devi brindare con nessuno".
Vinicio, ti amo.

sabato 11 marzo 2006

Indifferenza


Ragiono su un'osservazione che mi è stata fatta qualche giorno fa: essere indifferenti verso le cose che non ci piacciono non è buona cosa, per poterle giudicare e criticare bisogna ragionarci sopra.
Penso che il fatto che si possa ragionare su tutto, non significa che si debba ragionare su tutto.
Penso che un buon uso dell'indifferenza, come tecnica della distanza, sia davvero il modo corretto di osservare meglio quello che ci sta attorno.
E' uscito un bel libro (1), a tal proposito, di Sebastiano Ghisu, di cui riporto di seguito parte dell'introduzione:
"Non è possibile vivere l'indifferenza assoluta, realmente
assoluta. Ma è possibile aspirarvi, immaginarla, auspicarla, desiderarla. Viverla,
nella massima intensità, per qualche istante. Approssimarvisi. Nell'arte, nella
religione, nella filosofia, nei mondi possibili della letteratura. Parleremo
dell'indifferenza come meta. Dell'indifferenza desiderata. Dei tentativi
di descriverla, di descrivere l'indescrivibile e di dire l'ineffabile. Di
rappresentare l'irrappresentabile. Lo spazio in cui le identità o le differenze
del mondo sidissolvono. [...] Dai nostri scavi archeologici emergerà come la
non-indifferenza può esser considerata - non meno e forse più dell'indifferenza -
causa di sofferenza e ingiustizia, presupposto d'intolleranza. È dunque bene
allontanarsi dall'uso abituale del termine indifferenza e dalle connotazioni
negative che lo rivestono".
(1) Sebastiano Ghisu, Storia dell'indifferenza. Geometrie della distanza dai presocratici a Musil, Besa Editrice, 2006

mercoledì 22 febbraio 2006

L'oroscopo degli ormoni



Alessandra mi consiglia la lettura di un testo intitolato "28 giorni. L'oroscopo degli ormoni" di Gabrielle Lichterman, Edizioni TEA. Il libro "è una guida che svela alle donne come prevedere la propria giornata e pianificare la propria vita in armonia con il proprio ciclo ormonale". A parte l'esubero dei "proprio", l'oroscopo verrebbe fatto non sulla base dei nostri quadri astrali, bensì sulla mappa delle variazioni ormonali della donna, che si ripetono appunto ogni ventotto giorni. Da qui potrebbero venire a galla molte cose.

domenica 19 febbraio 2006

Inizi

Devo smetterla con questi incipit alla Nove: «Sabato ho ammazzato la lepre...; sabato ho fatto...», anche perché sembra che tutto mi succeda solo di sabato. E giuro che non è così. Ieri, per esempio, non mi è accaduto nulla di che.
Due note librarie, o libresche, solo:
  1. Sig. Vassalli, comprerò il suo ultimo libro (se non altro per la sua repulsione ai premi letterari);
  2. ho finito Euridice aveva un cane, di Mari, e mi è piaciuto più di un pò.

Buona domenica a tutti.

giovedì 16 febbraio 2006

Fdm

Sabato scorso ho fatto una figura di merda. Non è importante, qui, stare a dire quale (autopietismo), ma ragionare sul fatto che la fdm sia inemendabile: non sai che ne stai facendo una, la fai e poi non se ne va più via. Non si corregge. Ogni volta che ripensi alla tua fdm, provi lo stesso imbarazzo della prima volta.
In quanto tempo si smaltisce? Venti giorni basteranno?

lunedì 6 febbraio 2006

Cene

Diventi immediatamente un "caso" quando sei a cena, in un ristorante in cui sei consapevole che non mangerai nulla. La soluzione è dire che sei vegetariana, almeno per legittimare il "no, grazie" a tutto quello che la gentile cameriera ti propone. Il problema si ripresenta al momento del "le potrei portare in alternativa". Anche lì non ti piace niente.
Forse non parteciperò più alle cene.

lunedì 23 gennaio 2006

La lepre

Sabato sera ho ucciso una lepre. Tornavo a casa in auto e, davanti al cancello di Gabriele, la lepre si è lanciata sotto le ruote della Ka. E' la prima volta che mi capita di uccidere un essere vivente che non sia una zanzara o una mosca.
Freno, freno a mano, marcia in folle; scendo per vedere il disastro: morta e (nemmeno nel miglior Disney), dalla scarpata arriva una seconda lepre. Si ferma, annusa la lepre morta, si gira e corre via.
Chi era? La lepre-compagno, la lepre- figlio o la lepre-amico?
Entro in casa frastornata, ma mio padre mi fa notare che è meno grave uccidere involontariamente una lepre che tagliare volontariamente le vibrisse a un gatto.
Poco consolatorio.

sabato 14 gennaio 2006

Sogni

Stanotte ho fatto uno strano sogno portatore, però, di numeri che prontamente ho giocato al Lotto. Più o meno faceva così: sono a Firenze con la mia vecchia classe del Liceo Classico di Acqui Terme, mista a qualche componente delle medie, e incontro Morgan (ex dei Bluvertigo).
Essendo fisicamente attratta da Morgan, corro a conoscerlo: è odioso; mi dice che non c’è niente di peggio che incontrare persone poco affascinanti (come me), ma visibilmente innamorate di lui.
Sto zitta. Lui, allora, mi fa sapere che se proprio volessi incontrarlo nuovamente, avrebbe suonato il 22 aprile (ecco i numeri: 22 e 4) a Torino.
«Ma è il mio compleanno!», gli rispondo sorpresa. «E' una gran data», mi dice Morgan, «lo sai perché?».
Certo che lo so: il 22 aprile siamo nati io, Kant e Kaka.

giovedì 5 gennaio 2006

Epifanie

Buon anno! Sento che sarà un buon anno; e così pensando, arrivano le prime sorprese di questo 2006.
Primo: tento una riconciliazione con Torino, città che non ho mai amato, ma che mi ospita da più di dieci anni (a settembre saranno undici); così, il primo gennaio salgo sulla Mole e provo a vedere se riesco a dare un nome alle vie illuminate o, perlomeno, a capire “da che parte sono girata”. E ce la faccio! Vedo via Po, l’università e il teatro Regio! Fuor di metafora, mi sembra un ottimo inizio.
Secondo: un giorno prima della data prestabilita, oggi, pochi minuti fa, ecco che mi arriva (una vera e propria epifania materiale) un pacco-dono postale. Contiene riviste – ben tre – e un libro. Grazie di cuore.