domenica 30 dicembre 2007

Amaro

Quello che faccio nella vita, in questo periodo, prima di tutto, è leggere. Leggo e scompongo, sistemo, tolgo e aggiungo (quando è il caso). E poi, leggo e giudico, dico quello che penso (forse non tutto). Sto perdendo il vizio di leggere e basta, e un po' mi spiace. E' come ritrovarsi con la bocca impastata di amaro: se ne bevi troppo ti rimane quel retrogusto di medicinale che non si toglie così facilmente.
Buon anno comunque.

sabato 22 dicembre 2007

I libri della civetta

I libri della civetta @ Il Gufo Arci

200 titoli raccolti nel corso degli anni da Gian Carlo Zuccarelli, alla memoria del quale è intitolata la biblioteca: classici della letteratura internazionale, un nucleo di opere dedicato al tema della resistenza e infine una serie di opere in lingua francese. In più, la raccolta dei numeri della “Rivista del Manifesto”.
La biblioteca avrà il compito, come recita il progetto dei Libri in Circolo, di reimmettere nel circuito culturale, per tramite di un dono (dall’abban-dono al dono), i libri dimenticati.
Come ogni dono, i libri qui raccolti (“i libri della Civetta”, per richiamare l’ora serale) si pongono allora al servizio del legame sociale, reinstaurando un anello di condivisione nel quale ciò che circola non è l’oggetto ma il suo potenziale simbolico e, naturalmente, culturale. La cultura come veicolo di cittadinanza e la cittadinanza come veicolo di cultura.
Tutto ciò presso il circolo culturale Il Gufo, in via Mazzini 56/g a Torino. Accorrete!

giovedì 20 dicembre 2007

Toro

Rob Brezsny, da Internazionale, mi suggerisce cose interessanti per la settimana. Sul punto 3, solamente, ho qualche dubbio e chi mi conosce sa perché. Ma farò tesoro di queste parole e mi coprirò di umiltà anche nei prossimi sette giorni.

Ecco alcuni dei modi più piacevoli per far tesoro dei tuoi presagi astrali del momento: 1) trasforma uno dei tuoi cosiddetti passivi in attivo; 2) rinuncia a qualsiasi attaccamento a piaceri e soddisfazioni che tra un anno non significheranno più nulla per te; 3) consenti alle persone di mostrarti come diventare più intelligente, anzi, invitale a farlo; 4) individua con benevolenza i limiti delle persone che ami; 5) cerca di imparare il più possibile da tutto quello che ti lasci alle spalle.


mercoledì 19 dicembre 2007

Martini bianco con succo d'arancia

«A me sembrava che tutto fosse come un cielo di stelle fisse. Solo ora mi rendo conto che le cose cambiano anche quando non vuoi».
(Di: presto saprete chi)

In questa giornata romantica e molto fredda arrivano i primi regali, che sono quasi premonizioni dei giorni che verranno (mi piace pensare così).
Tra questi, il viso incantato di Audrey Hepburn e il libro di strisce di Mr. Wiggles.
Mr. Wiggles è un orsetto molto cattivo, cinico, che schiaccia ogni tabù... Sia per la Hepburn sia per Mr. Wiggles, i miei amici han pensato subito a me, mi han detto.
Il che mi piace molto. Grazie a voi!


lunedì 17 dicembre 2007

Milan-Boca

16.12.2007
Milan-Boca 4 a 2

Non so se è stato più emozionante vedere il capitano sollevare la coppa, domenica intorno a mezzogiorno, o sentire il presidente leggere una lettera scritta al padre anni prima, a Controcampo! Tant'è che abbiamo vinto anche questa volta...

giovedì 13 dicembre 2007

Letti svedesi

Alcune conseguenze di non-azioni (lettere non scritte, telefonate non fatte, parole non dette, baci non dati, libri non letti e basta così, va là) si ripresentano dopo anni in momenti e luoghi inattesi. Tipo a me, stamattina, in ostaggio tra gli arredamenti in betulla dell'Ikea a scegliere regali e visionare letti 140x200.
Buona serata a voi che leggete...

mercoledì 12 dicembre 2007

Caffè

Prima che Alberto mi quereli: la foto è di Alberto, opportunamente (da me) modificata. Mi piaceva molto, anche perché conosco la narrazione che sta alla base di questa immagine, un espresso in un pub di Bruxelles. Si combinava bene, poi, con le righe che volevo scrivere qui, sul caffè, ma che ormai sono state occupate da altre parole e che adesso non hanno più spazio per esistere.
Dico solo che se sto male non ho voglia di bere caffè. E questo è tutto.
© Alberto Quaglia

giovedì 6 dicembre 2007

La titanessa


Più o meno è successo questo: esco di casa alle 22.30 e non c'è più l'auto. Faccio un giro dell'isolato perché una delle possibilità è che mi sia dimenticata dove l'avevo parcheggiata. Ma sono troppo precisa in queste cose: la percentuale di errore mio è bassissima.
Infatti la Ka è in un deposito lontano, in quella parte di Torino che per me non è più Torino (barriera di Milano si chiama) e raggiungerla sarà come sfidare una prova da vera padrona della settimana.
Ce la faccio egregiamente, la Ka è sfasciata, ma la prova è superata.

venerdì 30 novembre 2007

Malinconie protonatalizie




In questa Torino sfocata dalle lucidellacittà e dalla mia impazienza per uno scatto che arriva sempre 4 secondi dopo, cammino e penso al bicchiere che ingurgiterò velocemente prima di prendere l'ultimo 16 del 29 novembre (o il primo del 30). Se fossi rimasta a casa, forse, sarebbe stato meglio. Oggi è una giornata pesante.

lunedì 26 novembre 2007

Ian

Qualche serata fa, St Paul di corso Vittorio: si parla di immagini di guerra. Per la precisione, Ale dice quanto le sia sembrato strano vedere dei filmati della prima guerra a colori. La quadricromia ci restituisce un senso di contemporaneità che è difficile applicare agli eventi troppo lontani.
Io, ad esempio, l'infanzia dei miei genitori me la immagino in bianco e nero.
Quando leggo McEwan, invece, mi capita l'esatto contrario: è come se la sua scrittura velasse la storia, i personaggi, l'intreccio. Tutto in scala di grigio.
Chesil Beach è molto bello. Non so se proprio un capolavoro come si dice in quarta, ma è molto bello.

I. McEwan, Chesil Beach, Einaudi, Torino 2007

venerdì 23 novembre 2007

Mercoledì sera

Da quanto tempo le “storie di ordinaria follia” si sono trasformate in storie di straordinaria follia? Probabilmente da quando esiste Porta a Porta, cosa che nel mio micro-universo temporale significa da sempre.
Non so se sia peggio Bruno Vespa che domanda a Patrizia Pellegrino cosa ne pensa dell'omicidio di Perugia, o Patrizia Pellegrino che si stupisce per presunte tracce di sudore sull'arma del delitto, o Lucrezia Lante della Rovere che si indigna con Patrizia Pellegrino, o io che non riesco a leggere più le pagine di cronaca nera per colpa di Bruno Vespa.

mercoledì 21 novembre 2007

E voi cosa ne pensate del grattacielo a Torino?



Io ne penso bene o, almeno, non ne penso male. Se ne fa un gran parlare qui a Turin: coprirà la vista della Mole, sarà più alto della Mole, spodesterà la Mole? Ma è un palazzone! Progettato dal sig. Piano per di più. Gli oggetti son costruiti per far discutere le persone e cambiano i volti dei luoghi di cui vanno a occupare gli spazi. Voglio Torino con il grattacielo, con tanti grattacieli.

giovedì 1 novembre 2007

Metodi anti-noia

Martedì scrivo ad Andrea per dirgli di smetterla con la sua libreria on-line: ha già compilato 130 pagine e me lo immaginavo, organizzato e felice, a inserire codici ISBN a tutto spiano.
In realtà la mia era solo invidia bella e buona per una metodicità di cui sono totalmente sprovvista. E' una questione di rigore e pazienza, e la noia non arriva.
Così son due giorni che passo davanti allo schermo, digito numeri (fatica abnorme, perché sulla tastiera i numeri sono in fila e le sequenze tipo 9-7-8 puntualmente le sbaglio), e ho terminato solo 13 pagine. Tutto ciò senza aver trovato ancora una logica di inserimento. Inizialmente ho pensato di catalogare solo i libri di Torino, ma avendo scelto di non tenere libri a Torino non avrebbe avuto molto senso.
Poi ho deciso di iniziare a catalogare i libri che avrei iniziato, da quel momento in poi, a tenere a Torino, ma pubblicare la mia libreria con un solo libro mi sembrava troppo degradante.
Allora ho deciso per la pubblicazione solo dei miei testi di filosofia che, però, sono in gran parte a Ovada.
Alla fine, approfittando del ponte dei santi, ritorno a Ovada e mi ritrovo immersa in un’impresa sconclusionata (senza risoluzione), scaffali interi rivoltati e polvere. Un sacco di polvere.

mercoledì 31 ottobre 2007

Titoli



Alla presentazione del nuovo libro di A.B., ieri sera, annoto due cose: vicino a me c'è una pila di libri con un titolo spaventoso (1001 dipinti da vedere prima di morire) che mi suona come una iettatura vera e propria; sul bollino SIAE di Se consideri le colpe il libro compare come Considera le cause, che trovo essere uno splendido errore.
Il libro, a ogni modo, è lieve e molto maschile (nel senso più positivo del termine).

Andrea Bajani, Se consideri le colpe, Einaudi, Torino 2007

lunedì 29 ottobre 2007

Informazione

C'è chi pensa che non si sia mai in esubero di informazioni. Io non sono d'accordo: personalmente farei a meno di una percentuale di notizie, dati, avvisi, note e consigli così estesa da poter rappresentare la conoscenza globale di un'altra persona.
Se siete di diverso parere, vi segnalo il sito pornalizer.
Inserendo semplicemente nome e cognome, ognuno di noi potrà scoprire come verrebbe chiamato se fosse una pornostar.
Giusto per la cronaca io sono Chesty Cheeks.

giovedì 18 ottobre 2007

Nomi e cognomi

Da come mi guarda la gente quando dico «l’ho trovato su Google», capisco che non sempre sarebbe il caso di cercare tutto su Google. Il fatto è che funziona, soprattutto con nomi e cognomi: il numero di pagine in cui compari è direttamente proporzionale al posto che occupi nel mondo (o almeno nel web).
Meno razionale, invece, è la logica della ricerca per immagini, che procede per tentativi, ma se possibile ancora più significativa. Di me non c’è traccia e preciso che sono molto meglio della prima foto che appare (qualora vi fosse capitato di cercarmi).

mercoledì 10 ottobre 2007

I libri di Daniela

Cerco su Google se trovo il libro di Dani, ed esce un invidiabile "I libri di Daniela Ricotta" come secondo risultato della ricerca (a breve dedicherò un post alla logica googleiana).
Il libro in realtà è uno: Il logos, in verità, è amore, Ancora Editore, Milano 2007.
Brava Da, aspetto dedica e libro per la recensione.

giovedì 4 ottobre 2007

The hours

Da qualche mese a mio padre capita una cosa strana: ogni volta che guarda l'ora su un orologio digitale gli appaiono sempre le doppie cifre.
Mi spiego: Giordano sta guidando, si chiede che ore siano, guarda uno di quei maxi tabelloni che segnalano data-gradi-ora e vede 14:14.
Arrivato a casa butta l'occhio sul display della tv e vede 17:17. Che ore sono papà? Sono le 10:10. Sistema il timer del riscaldamento e legge 22:22.
Così da un pò di tempo. Continuamente.
Il mio parere tecnico sulla questione (su richiesta esplicita) è che sorprendersi per gli eventi "fuori registro" generi abitudine.
Vedi quello che sei disposto (propenso) a vedere, scordandoti del resto.


venerdì 28 settembre 2007

Sull'inutilità della foto di Toscani

“Urgenza” mi fa pensare subito a una scena di un episodio di E.R., concitata, con il medico e gli infermieri che corrono per riversare in un tempo molto breve parte delle loro conoscenze su un uomo che sta rischiando la vita, per salvargliela.
E a una conversazione di qualche anno fa con A.P., un mio ex docente. Stavamo parlando di Martin Buber e di come, nolenti, il significato di responsabilità non sia poi così cambiato nel tempo. Tirò fuori la parola “urgenza” raccontandomi di un suo viaggio a Grosseto. Stava raggiungendo il Duomo: ci si arriva tramite una stradina stretta e buia (sembra senza uscita, anch'io ci sono stata e mai ti aspetteresti che di lì a poco ti si apra davanti una piazza e una chiesa gotica). Quando lo vedi provi per un attimo quella sensazione di meraviglia che si sente davanti alle cose che non hai mai visto prima o che ti piombano addosso inaspettate (la Chiara al cinema per il suo primo film o il mio primo tasso davanti a casa l'anno scorso). Te la godi quella sensazione, non puoi fare altro. Non c'è altro da fare.
Eppure A.P. si ricorda di come alcune persone, invece di godere responsabilmente, presero la loro macchina fotografica e scattarono foto. Guardare prima di osservare. Guardare e basta.

lunedì 24 settembre 2007

Proteste

Durante la visione di Espiazione, ieri sera, mi è venuto in mente quando decisi di porre fine alla “spedizione automatica” di Euroclub.
Per protesta a mio padre, che si accaniva a mantenere un abbonamento che io non volevo, evitavo di ordinare i libri sperando che tutti quei Grisham, Follett, Pilcher, King, Asimov, Casati Modignani che arrivavano automaticamente sfiancassero anche lui.
Così non fu.
La casa di Hilde è piena ora di Grisham, Follett, Pilcher, King, Asimov, Casati Modignani mai letti (fatta eccezione per qualche King estivo) con copertine riflettenti e accecanti.
Cominciai così a ordinare un libro a bimestre partendo proprio da Espiazione di McEwan: il titolo mi sembrava significativo.

mercoledì 19 settembre 2007

Elenchi

Ho un po' la mania di compilare elenchi che di solito non servono a nulla se non a farmi pensare all'elenco che ho appena scritto. Ieri sera metto giù, con la penna sulla carta, quello dei libri in prestito, complicato come un gioco enigmistico visto che riesco a suddividerlo in ben quattro sotto-elenchi.
Libri prestati il cui reso devo sollecitare.
Libri prestati che mai avrò indietro.
Libri prestati che mai avrò indietro perché ho avuto altro in cambio (una sorta di baratto).
Libri che mi hanno prestato e che non avranno più indietro perché ho dato altro in cambio (una sorta di baratto).
Il quarto gruppo è il più interessante, primo perché testimonia che io restituisco sempre tutto tranne quando subentra un altro tipo di trattativa, secondo perché mi fa venire in mente che gli scambi sono sempre controversi: non si mai se hai fatto un buon affare.
Tipo vinile di Lino Toffolo, Johnny il bassotto, per Fondamenta degli incurabili di Josif Brodskij.

lunedì 17 settembre 2007

Comicità

Ritorno su un tema che, a quanto pare, mi sta molto a cuore: la comicità nei film per bambini (vedi post). Sabato sera mi tocca Shrek III. Giudizio: brutto.
Segnalo solo due scene che mi hanno fatto sorridere (nessuna risata), mentre Tommaso dormiva già da tre quarti d'ora e la Chiara era, come al solito, ipnotizzata e muta. La prima è quando il principe azzurro prova alcuni pezzi dello spettacolo che reciterà di lì a poco e indossa un paio di scaldamuscoli rosa. I bambini questo particolare non lo notano o comunque non lo trovano buffo. La seconda è quando il mago Merlino, per creare un pò d'atmosfera, mette I just called to say I love you di Steve Wonder. Non fa ridere il fatto che accenda la musica né l'inizio della melodia, ma semplicemente che sia quella canzone. I bambini, però, non conoscono Steve Wonder.

giovedì 6 settembre 2007

Privilegi

Con N. parlo di aerei e dei miei timori che precedono ogni volo. Lui sostiene che è una gran fortuna la mia: avvertire il dubbio di essere molto prossimi al non esserci più è un privilegio per pochi. Dipende da che uso ne fai, dico. Io, di solito, mi trasformo in un super-eroe alle prese con una missione che potrebbe salvare l'intera umanità e mando messaggini affettuosi ai miei cari. E non mi pare una gran risultato.

martedì 4 settembre 2007

Party mix

Quando comprai il mio migliore amico, l'anno scorso a Natale, volli subito provare le mille meravigliose potenzialità di i-Tunes. Decisi di prendere un cd a caso (preso davvero con gli occhi chiusi) e scaricarlo sul mac. Per mia sfortuna il cd era uno dei più inqualificabili in mio possesso (nel senso che non saprei proprio che dire): Poco prima dell'aurora, di Fossati e Prudente, di anni e anni fa. Adesso di musica ne ho accumulata un pò eppure, ogni volta che faccio partire il "party mix" anche per breve tempo, salta fuori almeno un pezzo di quel cd.
Se organizzassi davvero una festa e utilizzassi la mia musica, credo che farei una pessima figura.

giovedì 30 agosto 2007

Bienvenu

Son tornata già da un pò, invero. E scopro che le visite estive al mio blog appartengono a folli ricercatori di Tele-Bubbies e a cittadini della regione Lucania (chi mai sarà?). Cercherò di scovare un nesso tra i due fatti in questi giorni, visto che ogni evento ha una causa e, potenzialmente, è generatore a sua volta di qualche effetto.
Come la mia valigia persa e la mia schiena bloccata.

lunedì 6 agosto 2007

Chiusura estiva

Domani parto, sfidando la mia paura del volo aereo. Questo mio atto di coraggio comporterà conseguente periodo di riposo e momentanea chiusura dello Zoo.
Scrivetemi le cartoline e buon lavoro a voi che non vi fermate.
c.

mercoledì 1 agosto 2007

Amore mio

Non credo di esser mai stata innamorata davvero, forse per finta sì. In ogni caso, a nessuno ho mai detto di esserlo stata. L'amore è selezione ed elezione. E forse è più difficile dire "amami" che "ti amo".
Non è il bel libro di Tiziano Scarpa e Massimo Giacon (Amami, Mondadori, Milano 2007) a suscitare in me tutto questo romanticismo, anche perché l'ho letto quest'inverno. Credo sia solo il caldo.

martedì 24 luglio 2007

Finito

Le case non finiscono di solito, casomai vengono demolite o ristrutturate. Stasera invece finisce davvero l'appartamento del secondo piano, che si porta via una ventina d'anni torinesi, la statua fallica (vedi foto) e il ringraziamento personale di un'apolide come me. Senza quei muri oggi di certo non sarei qui, a pensare che forse qui ci potrei anche restare (salvo imprevisti).

mercoledì 11 luglio 2007

Lavorare stanca

Mentre rifletto se guardare Panarea alla televisione a volume altissimo o ascoltare la musica dei miei vicini di casa a volume altissimo, ricopio qui una breve parte della Lectio Magistralis di Luigi Meneghello, «L'apprendistato», pubblicata sul Domenicale. E ripenso al giorno in cui, tra Malerba e Meneghello, scelsi di leggere il secondo. E al lavoro come costruzione di un capolavoro.
Aveva imparato a tornire da ragazzo a Marano, un paese vicino al nostro, ma naturalmente aveva lavorato anche prima. Sui vent'anni era andato a Verona a fare il suo Capolavoro. Dice che restò impressionato soprattutto dalla bellezza e modernità dei tornii; non ne aveva mai visti di così splendidi, ma si orientò subito.
Il capolavoro che gli diedero da fare era una vite senza fine; preparò il pezzo, misurò, ci fece i segnetti che bisogna farci per tornire una vite senza fine, e a questo punto il capo che lo stava a guardare aveva già capito che era bravo e disse: «Basta così».
Vorrei poter fare così anch'io, se ne avrò il tempo, scrivere qualcosa di veramente conclusivo, magari solo una paginetta, o un paio, ma da scrittore finalmente maturo. E che voi, come già a mio padre i suoi esaminatori, mi diceste: «Ok, basta così».

martedì 10 luglio 2007

Vasco

Per anni ho pensato che ascoltare Vasco Rossi rappresentasse la mia unica caduta nel mondo della musica commerciale, che nella mia testa era popolato da una decina di miei conoscenti (in capo a tutti mia sorella). Ma non è così! E non perché ho ceduto anche a Biagio Antonacci, ma perché Vasco non è commerciale, anche se vende tanto. Difendo lui e la sua capacità di far stare in poche parole eventi e pensieri che anche i più snob vivono o pensano, prima o poi. Mica è così facile.

martedì 12 giugno 2007

Appuntamenti

Un appuntamento cui non manco mai da data imprecisata, salvo rari imprevisti, è quello con La Settimana Enigmistica. Sarà la mia affezione alla rivista, sarà che son proprio brava, il fatto è che ormai non mi sfugge più nulla: risolvo efficacemente ogni tipo di schema, rebus e concorso a puntate. Ma sono le definizioni che descrivono ogni gioco a inorgoglire, più di tutto, il mio ego (basta poco): il "dedicato ai solutori più che abili" è sempre una gran soddisfazione.

mercoledì 6 giugno 2007

Ninnananne

Quando Sonia mi dice che per far addormentare Rachele canta la classicissima Ninna nanna ninna oh, rimango un po' stupita. Per poco, però: la filastrocca è accuratamente modificata con i nostri nomi e io divento quella che porterebbe alla bambina una grande damigiana... Non credo che le ninna nanne abbiano qualche influenza sui comportamenti futuri delle persone, ma mio papà, per farmi calmare, da piccola, mi cantava sempre Se ti tagliassero a pezzetti, e ancora oggi conservo un'icona piuttosto elaborata di quella canzone. Un cielo nero popolato di ragni, lune e semi di pioppo, e brandelli di me che venivano lentamente ricomposti. Non so come, ma l'idea di essere riunita aveva un effetto soporifero sorprendente.

lunedì 4 giugno 2007

In libreria

Entrare in libreria per me è come andare al supermercato: esco solo dopo aver acquistato. Ecco perché venerdì sera, dopo la pizza, nel nuovo (anzi, rifatto) negozio di libri di via Roma compro Un'estate al mare di Culicchia, edizioni Garzanti.
Era lì, impilato, in bella mostra. Era mezzanotte e dovevo andare a casa e non c'era tempo. Ero pure senza soldi, ho pagato 15 euro e 50 con il bancomat.
I miei amici mi hanno chiesto "Perché Culicchia?". Per lo stesso motivo per cui al supermercato esco, quasi sempre, con vasetti di fiori invece della spesa.

giovedì 31 maggio 2007

E-mail

Una settimana fa circa ho spedito una mail sbagliata. Non per il destinatario, ma per la scrittura.
Quando scrivo ho la tendenza a fondere due caratteristiche che apparentemente sembrerebbero inconciliabili, prudenza e istintività. Il risultato è spesso poco agevole e inopportuno per chi legge, ma vi assicuro sempre onesto. Almeno nelle intenzioni. Forse dovrei avvisare il destinatario della mia e-mail.

mercoledì 30 maggio 2007

Antipatie

Telefono.
Rumore di aria e di alta velocità.
Invece era Francesco che mi chiamava dal concerto di Marilyn Manson.
Penso alle due cose, il telefono e Marilyn Manson, all'antipatia (odio è un po' troppo, forse) che mi lega a entrambi, agli strani connubi che a volte si instaurano tra oggetti, eventi, persone.
Anch'io, comunque, chiamo sempre qualcuno dai concerti.

mercoledì 23 maggio 2007

Distributori automatici

Non essendo riuscita a raggiungere Atene, passeggio per Torino, ieri sera, e faccio in tempo a vedere "l'ora blu" in piazza Vittorio, uno spettacolo di artisti di strada sul tema della caduta e uno di quei nuovi spazi, sempre aperti, attrezzati solo con distributori automatici. Distribuzione di coca-cola fino agli elastici per capelli.
Quando l'offerta supera la domanda, ma soprattutto quando la domanda è indotta e non naturale, il risultato è inutile eppure insinuante.

giovedì 17 maggio 2007

Voce

Chi mi conosce sa che io non canto, o canto raramente. Faccio una fatica terribile, modulo male la voce, la sento nelle orecchie, le mie, come quando le si tappa e si comprende un suono che altrimenti solo gli altri riconoscono. Mi vergogno.
La mia unica esperienza in campo musicale risale all’età di sette anni quando, per tre mesi circa, ho fatto parte di un coro che si chiamava “Primavera”. Eravamo una trentina di bambini, tutti vestiti con un collo alto bianco di lana e pantaloni blu di velluto a coste. Solo due solisti e un prete che suonava la fisarmonica per delle cover improponibili dello Zecchino d’oro.
Cantavamo ogni sabato pomeriggio, dalle due fino alle sei, al Paradiso Studio’s, la discoteca di Castelletto d’Orba dove di giorno si ballava il liscio e alla sera la disco music anni Ottanta.
Il coro ebbe un inaspettato successo, tanto che TeleCity decise per una diretta di quattro ore, tutti i sabati dalle due. Un ballo, una canzone, un ballo, una canzone e così via fino alle sei.
In tutto questo, io ero la prima della terza fila dall’alto, a sinistra, e l’unica a non aprire bocca. Muta e impassibile, guardavo chi mi faceva i segni con le dita sulle labbra. La mia presenza andava al di là del fatto che fossi lì per cantare. Mi pareva giusto così, almeno fino a quando mia mamma, sfiancata, me lo impedì.

mercoledì 16 maggio 2007

Comunicazione di servizio

Stamattina ricevo una mail dalla Polizia di Stato, un certo Prisco Mazzi che, senza possibilità d'errore, mi dice di avere scoperto collegamenti dal mio computer che ledono il diritto d'autore. Sono complice di un reato e potrei incappare in una sanzione amministrativa. Lo so che è una bufala, lo so che il mio migliore amico Mac non corre alcun pericolo, ma non nascondo che il mio senso di colpa si è palesato un poco.

martedì 15 maggio 2007

Parole chiave

Seguendo il consiglio del "tanto cosa ti costa", mi sono iscritta ad almeno una decina di newsletter per il cerca-lavoro. Il procedimento è sempre lo stesso: presentazione, inserimento dati personali nel data base, scelta del settore lavorativo e, eccola lì, la parola chiave che, come dice il nome, qualcosa dovrebbe aprire.
Non so cosa di preciso faccia un fresatore, ma dietro alla mia porta, a quanto pare, c'è proprio quello.

domenica 13 maggio 2007

Pulp


Il bianco è pretenzioso, come tutto ciò che può permettersi di non essere definito.
Invasa dal bianco da quattro giorni, ormai la mia testa è inondata da pensieri sulle varie possibilità di imbrattamento, su come potrei sporcare tutto quel non colore e sentirmi meglio. Ovviamente non starò qui a scriverli, farebbero senso anche a me che li ho pensati.

sabato 12 maggio 2007

Calcoli

Le menti matematiche non possono essere contemporaneamente menti logiche. Da mente logica quale sono (nel senso che sono più brava a inferire che a calcolare) mi vanto di avere un buon intuito, soprattutto rispetto alle persone. Sarà per questo che me ne piacciono poche poche. Sarà per questo che devo usare sempre la calcolatrice.

martedì 8 maggio 2007

Angelo


Più o meno un anno fa aspettavo un treno alla stazione di Alessandria si avvicina un ragazzo con la bicicletta si chiama Angelo e vuole fare il viaggio Alessandria-Torino parlando sono diffidente a prima vista non abbiamo niente da dirci non ha il biglietto non paga il biglietto e mi racconta la sua storia la sua storia è bella, profonda. Ci vediamo dopo qualche mese e pensa di farmi leggere un suo manoscritto mi piacerebbe sapere cosa ne pensi ne penso più che bene. Speriamo in bene. Il manoscritto si intitola Prove di emigrazione. Diario di un esilio possibile.

martedì 24 aprile 2007

Bien-être

La mia prima volta in un centro benessere si svolge un pò come tutte le (mie) prime volte: c'è l'inconsapevolezza di quello che andrò a fare mista alla confusione di movimenti e parole. In pratica inciampo su tutto e pongo domande prive di senso. Tipo: "Le scarpe vanno tolte nel bagno turco?" e "Mi devo spogliare per il massaggio?". Ora però son liscia e morbida come un bebè. Grazie amici miei!

martedì 17 aprile 2007

Utilità


Le qualità, e le non-qualità, appartengono alle cose proprio come alle persone. Ecco quindi un post che ha tutte le fattezze di un post utile: domenica ventidue aprile sarà il mio trentunesimo compleanno. Lo scrivo in tempo per chi l'avesse scordato, così mi farete tutti gli auguri.

mercoledì 11 aprile 2007

Giustificazioni

Non occorre vantare una mia approfondita conoscenza per sapere quanto mi illumino ogni volta che si parla, bene, di una certa città. Peccato se ne dica sempre, o quasi, male. Peccato sia uno dei pochi luoghi che si accompagna a vere e proprie perifrasi giustificatorie, garanti di estraneità e distanza, di non-appartenenza o di appartenenza coatta. Come se fosse una colpa venire da lì, come se fosse strano essere felici di venire da lì.

domenica 1 aprile 2007

Reti


La premessa è che ho sempre abitato in case un po’ fuori mano, non propriamente lontane, ma non abbastanza vicine da essere raggiunte a piedi.
Per quello che ne so, le reti semplici sono quelle trame relazionali basate sul principio della conoscenza, con tutti gli annessi e connessi.
Poi ci sono le reti sofisticate, solitamente meno vaste ma più caratterizzanti, costruite su rapporti che vanno al di là della conoscenza o che comunque non la presuppongono come ragione d’essere.
Finalmente ho individuato la mia rete sofisticata: io sono al centro di una maglia di persone che, per motivi diversi (compagnia, piacere, educazione, caso, comodità, attesa…), mi hanno accompagnato a casa. La particolarità della mia rete sofisticata è la quasi totale coincidenza con la mia rete semplice: praticamente un primato.

mercoledì 28 marzo 2007

Legalità

Tutto nasce da un testo apparentemente innocuo, On denoting di Russell, ma nel corso della solita discussione virtuale i toni si accendono: si tirano in ballo Totò, Mr. Bean, l'esistenza del vuoto fino agli insulti personali. Finalmente un pò di brio, anche se il moderatore ha chiesto di placare gli animi, visto che non siamo in tv.
Se fosse legale pubblicherei volentieri risposte e controrisposte.

martedì 27 marzo 2007

Posta

Sono appena arrivata a casa e nella casella della posta ho trovato (io che non ricevo mai posta) un volantino che dice: "La invitiamo a ricordare il più grande uomo che sia mai esistito". E sotto: "Chi è questo grande uomo?", "Perché è così importante ricordarlo?". Ci penserò appena mi metterò a letto. Buonanotte.

giovedì 22 marzo 2007

Vantaggio di non essere figlio unico

Nel 2000, anno in cui ho preso la Kuki, ho scoperto pure un nuovo tipo di bene. L'affetto che si prova per un nipote è la somma di diversi sentimenti, il cui risultato è sorprendente.
C'è l'inclinazione naturale al bene nei confronti di un bambino, più il bene emozionale nel riconoscere in quello specifico bambino anche una piccola parte di se stessi, più il bene riflesso del bene che altre persone (a cui si vuol bene) provano per quel bambino.

martedì 13 marzo 2007

Cancellazione

Aperto il pacchetto appare una pen drive, la chiave della memoria o la penna salvifica (nel senso che salva il tuo lavoro). Mi viene in mente, immediatamente, un aneddoto di Maurizio Ferraris su Jacques Derrida: ossessionato dalla mania del salvataggio, vide quasi cambiata la sua vita con la scoperta del floppy.
Penso pure che a me capita esattamente l'opposto, ovvero la tendenza a cancellare tutto subito con conseguente svuotamento del cestino. Lo spazio virtuale sempre spazio è, e l'accumulazione non mi è mai piaciuta.

lunedì 26 febbraio 2007

David

La visione di Inland Empire scatena tre strani eventi:
1- si parla di abbandono di sala cinematografica: l’ho fatto solo una volta durante la proiezione de La storia infinita 2, mio unico e alquanto mesto tentativo di entrare nel mondo del fantasy;
2- il 18 stenta a portarmi a casa: mi regolo di conseguenza e decido di rimanere nonostante tutti i personaggi che ci sono sopra scendano prima del dovuto;
3- capisco che è ora di cambiare lo stile da bordello francese anni ’50 di camera mia: la luce arancione, il tappeto rosso e l’ingrandimento dei miei piedi sul muro non mi aiutano a prendere sonno.

domenica 11 febbraio 2007

Pagina 116


«Erano ossa e basta, ossa dentro una bara, ma le loro ossa erano le sue ossa, e lui andò a mettersi più vicino a quelle ossa che poteva, come se la vicinanza potesse unirlo a loro e mitigare l’isolamento scaturito dalla perdita del futuro e ricollegarlo a tutto quello che se n’era andato. Per i novanta minuti successivi quelle ossa furono la cosa che contava di più. Furono l’unica cosa che contava, nonostante l’influenza dell’ambiente degradato dove sorgeva quel cimitero abbandonato. Una volta riunito a quelle ossa, non poteva più lasciarle, non poteva non parlare con loro, non poteva che ascoltare quello che dicevano. Tra lui e quelle ossa c’era un rapporto molto stretto, molto più stretto di quello che esisteva tra lui e le ossa non ancora sepolte. La carne si dilegua, ma le ossa durano. Le ossa erano l’unico conforto che esistesse per uno che non credeva nell’aldilà e sapeva con certezza che Dio era un’invenzione e che questa era l’unica vita che avrebbe mai avuto».
Philip Roth, Everyman, Einaudi, Torino 2007.

sabato 10 febbraio 2007

This is my dog


Una delle qualità che più apprezzo nei cani è la loro funzionalità. Il cane nasce con innate capacità di saper fare qualcosa, non fosse altro che compagnia.
Presi con me la Kuki nel 2000, al canile di Modena, e mi dissero che era un cane da cinghiale. A casa mia i cinghiali arrivano solo in determinati periodi dell’anno, eppure ogni sera, puntualmente, la Kuki esce, corre verso il campo e abbaia, spostandosi con movimenti veloci da destra a sinistra, verso immaginari branchi di cinghiali. Esempio di quando l’istinto è anche immaginazione.

mercoledì 7 febbraio 2007

Conguaglio

Operazione di pareggiamento tra la parte mancante e la parte eccedente rispetto a una determinata somma dovuta (voce "conguaglio", De Mauro Paravia). Ora lo so.
Sapere cosa voglion dire le parole ti permettere di decidere se utilizzarle o meno nella tua vita. E io non voglio pronunciare mai più la parola "conguaglio".

mercoledì 31 gennaio 2007

Sandali

Da come si comporta la gente ai concerti si capiscono molte cose. Prima fra tutte in che città ti trovi.
Che non è una gran scoperta se fai parte del pubblico, ma può aiutare l'artista che si esibisce.
Carmen Consoli, comunque, ieri sera aveva fantastici sandali, di velluto, credo, viola scuro, con un tacco alto e abbastanza sottile per quel modello. Bellissimi.

domenica 7 gennaio 2007

Lettera a...

Non so se la mia mania di entrare in contatto con figure quanto meno improbabili (da piccola la Barbie e più di recente i fratelli Carli) abbia radici più profonde del semplice non aver nulla di meglio da fare.
Sta di fatto che il signor Grippaudo (quello dell'orario ferroviario) non mi ha ancora risposto; aspetto fiduciosa e confermo che il catalogo ha una nuova veste grafica che mi piace molto!