martedì 25 aprile 2006

La domenica dopo

E' andata suppergiù così.
Passeggio per Torino con in gola ancora il gusto del mio ultimo, inutile, coca e rum, ma sono contenta: c'è il sole e non sembra domenica.
Sbaglio strada una decina di volte, le vie per me sono tutte uguali, anche le città forse.
Mangio all'aperto, bevo all'aperto, mentre Andrea Bajani tiene un incontro in quello stesso bar dove sono io.
Vedo nell'ordine: Alessandra, Noemi e il suo fidanzato.
Giro alla ricerca dei libri gratis della Bollati Boringhieri, ma non li trovo.
Faccio la valigia e parto per Ovada, a trovare i miei.
Sono una splendida trentenne.

martedì 18 aprile 2006

Uomini che mi piacciono

Ho già ammesso la mia passione per Capossela e la sua pancia. Un altro uomo bellissimo, del quale ammiro sguardo, capelli, voce, è Fabrizio Bentivoglio. Non so più con chi, ma un pò di tempo fa commentavo il fatto che Bentivoglio non sia poi così ammirato dal pubblico femminile. E non capisco perché.
Tra l'altro ho scoperto da poco anche il suo fascino da chansonnier: Sottotraccia, Fabrizio Bentivoglio & quintetto di musicanormale.

lunedì 17 aprile 2006

Il cinema di Ovada

E' da un pò che volevo scrivere due righe sul cinema di Ovada, quel cinema in cui prometto, ogni sacrosanta volta, di non entrare più. E invece non è così.
Al cinema di Ovada fa freddo d'inverno e caldo d'estate, l'acustica è pessima, i sedili scomodi, la programmazione nientediché.
Eppure è stato il primo cinema italiano a permettere l'entrata ai cani (ricordo ancora Orietta Berti in collegamento con Quelli che il calcio dal Lux; da allora mai più visto un quadrupede lì dentro, ovviamente) e se sei in ritardo basta fare una telefonata che la signora (a 15' dall'inizio del film) interrompe la pellicola, manda indietro e ti aspetta.
Giuro: ero a vedere I segreti di Brokeback Mountain e mi è capitato davvero!

lunedì 10 aprile 2006

Randagi

'Tana' Copertina Catalogo

Ore 24 circa, fermata di via Cavour, attendo che passi l'ultimo 18 e passa invece un gatto. Da qui, Alessandra e io iniziamo una conversazione sul randagismo che mi porta ad alcune considerazioni. Penso subito alle opere di Velasco, ai suoi cani che invadono piazze e palazzi, a come i cani, per me, rappresentino figure famigliari e non potenziali segnali di pericolo, al fatto che lo spirito di una città condizioni pure la vita degli animali che la abitano.
A Torino un randagio fa tristezza, a Palermo fa paura.
"[...] Come quando presi casa in Sicilia e mi imbattei per la prima volta nei randagi che di notte girano in branco e incutono paura, ma che, avrei capito poi, sono solo lo specchio di ciò che eravamo noi un tempo, la metafora del nostro modo di abitare le città; del meticciato tra le lingue e le razze; della nostra origine primitiva che ha nella strada il punto di provenienza".
Velasco Vitali



domenica 2 aprile 2006

Jorge Eduardo Eielson

Lo zoo di Berlino - non io propriamente perchè non lo conosco bene - omaggia Jorge Eduardo Eielson (1924-2006). Voilà:

sabato 1 aprile 2006

Bianca



In tempo di caimani, di richieste reiterate (è più di un mese che Irene vuole il mio vhs - Irene è molto più giovane di me, il film non l'ha ancora visto), di torte al cioccolato (sabato scorso Lucio si è sposato a suon di sacher), mi vien da ripensare a Bianca di Nanni Moretti, 1983. Di questo film mi ha sempre commosso, e tanto, il senso di responsabilità del protagonista nei confronti dei rapporti amorosi. Per il resto non è questo granché; nutella, bastoni e scarpe comprese.