mercoledì 6 giugno 2007

Ninnananne

Quando Sonia mi dice che per far addormentare Rachele canta la classicissima Ninna nanna ninna oh, rimango un po' stupita. Per poco, però: la filastrocca è accuratamente modificata con i nostri nomi e io divento quella che porterebbe alla bambina una grande damigiana... Non credo che le ninna nanne abbiano qualche influenza sui comportamenti futuri delle persone, ma mio papà, per farmi calmare, da piccola, mi cantava sempre Se ti tagliassero a pezzetti, e ancora oggi conservo un'icona piuttosto elaborata di quella canzone. Un cielo nero popolato di ragni, lune e semi di pioppo, e brandelli di me che venivano lentamente ricomposti. Non so come, ma l'idea di essere riunita aveva un effetto soporifero sorprendente.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ed io che mi faccio ancora le canne....

Anonimo ha detto...

ci sono voluti 31 anni..ma adesso capisco il perchè di tante cose...
marcy