mercoledì 7 maggio 2008

Place to be

Nella mia cameretta milanese usavo come abat-jour un mappamondo luminoso. Allepoca avevo cinque anni e conoscevo la grafia solo di tre parole; sapevo, però, che da grande sarei andata a vivere in Ciad. 
Ciad” era così simile a ciao (una delle tre parole di mia conoscenza), e lidea che esistesse un luogo di cui potevo leggere il nome mi rassicurava. 
Oggi come oggi sono certa che in Ciad non andrò mai ma, allo stesso modo, il nome del posto dove starò vorrei leggerlo a chiare lettere. 

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