sabato 8 novembre 2008

L'importante è partecipare

Un metodo infallibile, e alla fine anche piacevole, per rendersi conto che l'età non è solo un fatto anagrafico, ma un dato oggettivo inconfutabile, è recarsi a un concerto di Francesco Guccini.
Hai passato già da un po' i trenta quando ti fa male l'osso sacro a star seduto per terra (ma urli se quello davanti a te prova ad alzarsi), se non ricordi più così bene le parole di Vedi cara (saranno dieci anni che non la sentivi più), se alzare il pugno su "trionfi la giustizia proletaria" ti fa sentire parecchio pirla, e se Eskimo, però, ti piace sempre un sacco perché ti ricorda il liceo.
Viva viva il Guccio, Flaco Biondini, Antonio Marangolo, Ares Tavolazzi, Vince Tempera che mi han fatto divertire ieri sera, ma sì.

3 commenti:

Andrea Tullio Canobbio ha detto...

Che tristezza!

cristianaeffe ha detto...

Sei troppo prevedibile, Andrea: tu forse non lo sai, ma oggi fa molto radical-chic dichiarare di andare a sentire Guccini.
Tua Oriana

Ila ha detto...

Andre sei il solito snob. Alla prossima pizzata che organizzerai verrai costretto con raffinati metodi stalinisti ad indossare la kefiyah e a suonare La Locomotiva con la chitarra.
Tuo Fidel