Déjà vu
Leggo il giornale e scopro oggi che cosa mi ha destabilizzato della visione di Cous Cous di Abdel Kechiche: non sono state le due ore e mezza di film, come pensavo all'uscita dal cinema, bensì quella ambientazione a me così familiare eppure lontanissima. La vicenda si svolge infatti a Sète che, oltre ad essere un'anonima cittadina portuale, dall'aria un po' rude, della Linguadoca francese, è anche il posto che accoglieva le mie inutili passeggiate invernali del 2001. Già visto, già dato.
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