giovedì 12 giugno 2008

Luiz

Per poco non finiva nelle mani sbagliate, invece è caduto nelle mie, come il tuffatore dallo scoglio di La Quebrada, ad Acapulco.
Luiz Schwarcz, Elogio della coincidenza (Feltrinelli 2008) è il primo libro "per adulti" di questo scrittore brasiliano che in passato ha scritto solo per bambini: sono undici racconti piacevoli, ironici e asciutti quanto basta per piacermi. Due, in particolare, ho trovato molto belli: "Settimo piano" e "Il lato sinistro del letto". Il primo racconta di una bambina che dal settimo piano di casa sua è alle prese con una strana propensione alla ricerca di coincidenze. La superstizione infantile si mescola a un innato senso di responsabilità che poi, chissà perché, svanisce (ma questo lo dico io).
Il secondo è una ben celata rilettura del mito più bello che ci sia (anche questo lo dico io), Orfeo e Euridice. Orfeo qui, però, non richiama la sua Euridice e non fa niente per trattenerla; preferisce rimanere lì, come ha sempre fatto da una vita.

 «Nel mio caso, non esiste redenzione per amore, o quella grandezza di sentimenti che precede la tragedia finale. Continuo a restare seduto sul lato sinistro del letto, con il lato destro tutto in ordine, senza alcun segno del passaggio di un'Euridice, da qui.»

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