mercoledì 8 ottobre 2008

Il falò delle vanità

Non è per Giorgio Gaber, ben inteso, che mi piace, ed è pure lui di Milano come me. E nemmeno per Irvine Welsh e i suoi segreti erotici (dei grandi chef). E mettiamoci pure un fumetto di Ratman e un prodigioso olio balsamico composto da ben 31 tipi di erbe diverse.
Sono oggetti, e nel mondo degli oggetti privati non esiste una vera e propria democrazia. Almeno che non si entri nella sfera pubblica. Ma questo è un altro discorso.
Sono in mio possesso, sono io l’artefice del loro triste destino… (qui dovrebbe seguire un ghigno sprezzante).
Salvo, invece, l’egregio signor Roland Barthes e la sua camera chiara.
Li salvo per la voce dolce e amica di ieri sera, per quando ci vedremo e brinderemo insieme (con o senza falò).

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