martedì 1 gennaio 2008

My city

Il mio senso estetico (inteso come la capacità di conoscere cose e persone solo attraverso la percezione, i sensi) è in bilico. Ovvero, non so più se è il caso di considerarlo il miglior metro a mia disposizione. Le città, per esempio: tendono a piacermi quelle brulle, grigie, quelle che non visita nessuno appositamente perché son belle, ci si va per altri motivi. Le preferisco perché quando scovo la bellezza dietro una facciata desolata è una gran consolazione che, per di più, non sono costretta a condividere con altri.
Spesso, invece, brutte città sono davvero solo brutte città, e bisogna destreggiarsi a usarle per quello che ti possono offrire nel momento in cui le abiti.

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